In questo roventissimo mese di luglio diamo il benvenuto su Toys Army 1999 a Frank Cat, vero nume tutelare del collezionismo Saint Seiya vintage, nonchè scrittore e content creator. A seguire, la nostra chiacchierata-fiume a tutto tondo, che ci ha permesso di entrare dalla porta principale nello sfavillante mondo dei dodici Cavalieri…

Ciao Frank… partirei col chiederti come è nata la tua passione per i Seiya.
“Per chi è nato come me alla fine degli anni ’80, inizio anni ’90, gli anime giapponesi erano un vero e proprio paradiso. Ricordo di aver scoperto i Cavalieri Dello Zodiaco per caso; inizialmente mi piacevano, ma non fu amore a prima vista. I combattimenti della Guerra Galattica mi colpirono solo in parte, ma fu continuando a guardare la serie che mi ci innamorai. È stato l’unico anime a cui mi sono davvero affezionato e non ho mai smesso, nonostante all’epoca la trasmissione televisiva fosse frammentaria e ripartisse dall’inizio appena si arrivava alla casa del Leone. In quegli anni senza internet, le notizie si scoprivano tramite amici o per caso. Ricordo che nessuno dei miei amici sapeva del seguito né sembrava importargliene. Fu solo per caso che riuscii a vedere il seguito su un’altra rete, anche se ero già grandicello e vidi solo qualche puntata. La svolta arrivò quando avevo 16 anni e mi trovai nella Svizzera francese, dove trasmettevano ancora le puntate su una rete privata. Fu così che vidi tutta la seconda e terza serie, nonostante la barriera linguistica del francese. Poi dovetti aspettare il 2000, quando Mediaset trasmise tutta la serie classica, seppur con molta censura. Eppure, nonostante tutto, quella serie è rimasta unica per me, e non so spiegare il perché. Sicuramente le armature, lo stile con cui venivano indossate, la trama avvincente, i combattimenti, le musiche e il doppiaggio spettacolare e unico, uniti alla bellezza dei modellini (ora considerati vintage), hanno contribuito a conquistare il mio cuore.”

Quale personaggio della saga adori letteralmente e quale non sopporti proprio?
“Chi mi conosce sa bene che il mio preferito in assoluto è Seiya di Pegasus, e non perché è il protagonista. Ad esempio, Ryo de I 5 Samurai non era il mio preferito, preferivo Sami. Oltre a Pegasus, mi piaceva molto Sirio il Dragone, e poi un po’ tutti in generale. Tra i personaggi filler, mi piacciono molto Docrates e Morgana (anche se non i suoi 3 Cavalieri). Non ho personaggi che non sopporto, ma se dovessi scegliere, direi Misty (Eris della Lucertola).”

Quali erano i cartoon e toys favoriti del piccolo Francesco?
“I Cavalieri dello Zodiaco li ho citati? Scherzi a parte… Mi piacevano molto il Grande Mazinga, le Tartarughe Ninja, L’Uomo Tigre II e Fantazoo (che non tutti ricordano). Per i giocattoli, sicuramente i Cavalieri dello Zodiaco e le Ninja Turtles.”

Il pezzo più ricercato/prezioso della tua collezione?
“I ‘pezzi’ – parlo al plurale – sono sicuramente il Pope e l’armatura di Odino della Bandai Japan 1988. Sono rarissimi e costosissimi. Il più raro della mia collezione? Alcuni bootleg che ad oggi sono impossibili da reperire.”

La tua community sui Cavalieri è la più grande al mondo…
“Io sono un semplice appassionato. I complimenti e i numeri fanno piacere, ma fino a un certo punto. Il tutto lo si fa solo per passione e non per altri scopi. Quando ho iniziato, non avrei mai pensato che saremmo diventati così numerosi, visto che la tematica del gruppo è molto di nicchia, soprattutto in Italia. E altrettanto pochi sono i collezionisti italiani sul genere.
Abbiamo:

• Il gruppo Facebook I CAVALIERI DELLO ZODIACO VINTAGE LEGEND (tutto in maiuscolo), che come sai è la community più grande al mondo.
• La pagina Facebook con lo stesso nome, ma solo le prime lettere in maiuscolo.
• Siamo presenti su Instagram: soldierdreamclassictoysitalia, che dal 20 maggio 2025 è anche un marchio da noi registrato.
• YouTube con il nome ‘I Cavalieri dello Zodiaco Vintage Legend’.
• Il sito web: www.soldier-dream-classic-toys-italia.it

Sei stato nel paese del Sol Levante per toccare con mano i luoghi dove tutto è cominciato?
“Non ancora, sarei andato volentieri per conoscere Shingo Araki. Purtroppo non è più possibile. Per il futuro, mai dire mai…”

​​Oltre i Seiya, collezioni altri toys vintage/action figures?​
“Sì, anche se poco rispetto a tutto il materiale (vintage e non) che ho sui Cavalieri, comunque ho anche le Tartarughe Ninja, Batman del 1989, Transformers e vari oggetti vintage di diversi anime o serie televisive, ad esempio il Gattiger.”

Collezioni anche i modellini dei Cavalieri di ultima generazione, usciti in questi anni?
“Sì, ho iniziato proprio dalle moderne e non dai vintage… Per le moderne, ho iniziato nel 2005 con i Myth Cloth, ad oggi rinominati Myth Cloth Classic e li colleziono tutt’oggi con la linea Myth Cloth EX. Per i vintage, iniziai nel 2007 quando Giochi Preziosi mise in commercio le ristampe dei protagonisti con le prime armature, i dodici Cavalieri d’oro e i tre Cavalieri di bronzo principali inediti con le tre armature d’oro come compaiono nell’anime (Sagittario, Bilancia e Acquario). Li presi perché da bambino non avevo avuto questa fortuna, anche se notai subito le differenze da quelli storici. Nel 2017 capitai in una fumetteria e per caso trovai alla cassa il vintage di Pegasus V2 del 1990, che naturalmente non mi lasciai scappare. E da lì, presi i quattro rimanenti sui vari siti di vendite.
Nel 2018 decisi di iniziare sul serio la mia collezione dei modellini vintage e così, a cavallo con la mia decisione, creai anche il gruppo Facebook. E, come ho detto prima, mai avrei pensato a quello che oggi siamo!”

Un altro mercato molto florido è quello delle statue, dove quelle dei Cavalieri sono tra le più richieste… che ne pensi? Hai qualcuna di esse?
“Più una serie è amata, più gadget producono. Fu così per i Cavalieri nel periodo storico e lo è ancora oggi. Ho solo una statua dedicata a Pegasus; ci vuole troppo spazio per averli tutti e, tra le tante cose che ho, non mi è possibile. Poi, a dirla tutta, preferisco i vintage.”

Molti collezionisti amano soffermarsi sugli aspetti tecnici dei modellini, come materiali, articolazioni ecc… anche tu lo fai?
“Certo! Sono sempre per gli originali; per quanto possano essere ben fatti, non amo i custom. Francamente, ne ho visti pochi fatti veramente bene (soprattutto oggi poi, con la moda del stampare in 3D, si perde molta della manualità). Mentre amo le varianti bootleg; più sono particolari e più mi piacciono, anche se naturalmente l’originale non ha rivali. Io li osservo pezzo per pezzo, sia di plastica che di metallo, ogni pezzo riguardante gli omini, il totem e ogni edizione. Non sono pignolo, ma il tutto mi serve per evitare mischioni di pezzi, come purtroppo oggi accade troppo frequentemente. In ultima analisi, mi serve per aiutare i tanti a evitare truffe e raggiri grazie alle mie valutazioni. Il tutto poi, a livello tecnico, è raccontato nella mia opera uscita nel febbraio del 2023, ossia “L’Universo Vintage su Saint Seiya”, dove appunto racconto a livello tecnico ogni dettaglio su ogni edizione di qualsiasi nazione, ogni annata, personaggio per personaggio, e come evitare truffe. All’interno del libro ci sono anche le valutazioni di ogni annata e personaggio.”

Il tuo libro dedicato ai modellini vintage dei Seiya ‘I Cavalieri Dello Zodiaco Vintage Legend’ ha visto ben tre edizioni sino a contar più di 300 pagine nell’ultima. Ci parleresti della sua genesi e sviluppo?
“‘L’Universo Vintage su Saint Seiya’ è uscito ufficialmente nel 2023, il che significa che dal 2023 è disponibile in tutti i siti di e-commerce e in ogni libreria, fumetteria e cartolibreria d’Italia. Ma il mio libro è nato nel 2021, su richiesta dei tanti nostri fan che, tra info e valutazioni varie, volevano un pezzo unico da avere in collezione, tecnico e che fosse realizzato da qualcuno che, secondo loro, ero l’unico italiano che potesse soddisfarli. Io inizialmente ci ridevo sopra, perché non sono uno scrittore, anche se amo scrivere e sono veloce a farlo col PC, ma alla fine mi resi conto che era davvero un progetto unico e interessante.
Così uscii con il mio volume contenente 50 pagine, che servivano solo per neofiti e per fare un tuffo nel passato. Di questo primo volume sono state prodotte ben tre ristampe e solo alla terza diedi il titolo attuale: ‘L’Universo Vintage su Saint Seiya’. Le richieste furono talmente tante che decisi di ampliare il progetto con un secondo volume da 223 pagine. Anche per il secondo volume ci fu un grande successo, tant’è che decisi di unificare il tutto. Nel frattempo, iniziai con le mie live coi doppiatori, a cui piacque il progetto e divennero testimonial del libro sia in formato video che all’interno del libro stesso con le loro prefazioni. La Final edition conta 358 pagine. E come dico sempre, il mio libro non è solo per nostalgici o collezionisti dei modellini, ma per tutti i fan dei Cavalieri. Questo libro, nonostante esista solo in lingua italiana, viene acquistato da fan e collezionisti di ogni nazione ed è stato acquistato anche da persone che vivono in Texas, Brasile, Cile e Hong Kong.”

Ti saresti aspettato un così grande successo?
“Nessun successo. Io sono solo un semplice fan dei Cavalieri ed estimatore dei modellini vintage. Dico sempre a tutti che non mi definisco nemmeno un collezionista. Ho sempre fatto tutto per passione, che viene riconosciuta da tanti nostri iscritti, questo sì, ma dentro di me vedo solo una persona che porta avanti la sua passione e cerca di riattivarla negli altri. Non a caso, spesso mi dicono: “Frank, è colpa tua se mi è tornata la voglia di comprare e la passione”. Ho fatto tante cose, vero, ma sempre per passione e voglia di fare, e devo solo ringraziare i fan del nostro gruppo. Diciamo che a livello personale mi sono tolto diverse soddisfazioni, come i doppiatori con le loro prefazioni all’interno del mio libro, i video spot, le interviste, ecc.”

Hai in previsione nuove pubblicazioni dedicate ai Cavalieri? Se si, ci puoi dare qualche anticipazione?
“Sì, di recente è uscito il mio secondo libro: ‘Le 12 Case dello Zodiaco’. A differenza del precedente, contiene oltre 60 pagine e racconta la prima stagione e le battaglie alle 12 case, ma con le foto dei miei modellini vintage, cui ho messo in posa e applicato gli effetti per ricreare le scene delle battaglie. Sto già lavorando al seguito, quindi sulla seconda serie, quella di Asgard.”

Collabori tra l’altro con la rivista Anime Cult…
“Sono stato contattato dalla Sprea Comics per scrivere dei dossier riguardanti le edizioni più importanti sui modellini vintage. Sono usciti nel numero 17 marzo 2024 e nel numero 18 aprile 2024. A settembre pubblicarono la ristampa con i dossier uniti in un unico volume. Sono stato molto felice non solo della chiamata, ma anche perché sono entrato nelle case di tanti italiani, oltre poi ad essere stato il primo e l’unico ad aver parlato dei modellini su una rivista così conosciuta e collezionata da tanti fan degli anime in generale.”

Tornando agli anime, qual’è il tuo preferito? Personalmente, a parte lo storico anime degli anni ’80 e alcune delle successive – proprio non ho gradito il remake del 2019…
“Se tocchi dei mostri sacri, o lo fai con criterio e investendo seriamente, altrimenti lascia stare. È un discorso lungo, ma intanto Kurumada, a mio avviso, era meglio se stava fermo; ha creato con le sue nuove opere troppa confusione e personaggi poco canonici e iconici. È vero che opere come Lost Canvas sono piaciute a molti (incluso il sottoscritto), ma tutto il resto? Da Omega in poi sono stati tutti abbastanza deludenti e hanno creato confusione, oltre a essere pieni di errori rispetto alla trama del passato, mescolando anime e manga senza rispettare la vecchia serie e senza sistemare gli errori del passato. Anzi, alcune cose si salvano, ma la maggioranza no! Il film? Per carità… Va visto senza fare paragoni con la serie classica; io stesso fui il primo a parlarne su YouTube. Solo così può sembrare gradevole. Penso che comunque siamo talmente legati alla serie classica da fare sempre i paragoni in negativo e, ovviamente, nessuna novità batterà quella del passato. Ma, come ho detto prima, se tocchi mostri sacri come i Cavalieri o Dragon Ball, lo fai investendo bene e puntando al massimo, oppure lascia stare.”

Hai avuto modo di intervistare anche doppiatori italiani storici dei Cavalieri: puoi descriverci le tue emozioni relative a quegli incontri?
“Ogni live con loro è stata un mix di emozioni personali. Ognuno di loro poi mi ha insegnato molto, prima e dopo le live. È iniziato tutto per caso, quando contattai Ivo De Palma per un video spot per il canale YouTube. Mi aspettavo un rifiuto, che invece non ci fu. Colsi la palla al balzo e chiesi se voleva essere intervistato sul mio canale; mi aspettavo un no, e invece la risposta fu positiva. Le mie live poi non erano un semplice botta e risposta in video, ma davano a tutti la possibilità di interagire, con domande, saluti ecc. Dopo 30 e 31, che fai? Provi a fare 32, 33 e così via. Ho avuto il sì dai protagonisti più importanti. Non tutti sono stati disponibili a mostrarsi in video, oppure ti dicevano di sì e poi sparivano; un atteggiamento poco carino, ma come ho detto prima, sono arrivato ai personaggi più conosciuti. Sono stato l’unico ad aver fatto questo coi doppiatori, ed è un grande orgoglio per me essere l’unico che può vantarsi di avere loro come testimoni del mio libro. Devo molto a Ivo De Palma, che ho perso il conto di tutto quello che ha fatto per me. Inoltre, sia lui che Stefano Cerioni (il dialoghista della serie) sono intervenuti più volte nelle mie live, facendone diverse tutti insieme e partecipando come ospiti con entrate a sorpresa quando intervistavo un nuovo ospite. In più, sono andato oltre il mondo dei Cavalieri, intervistando personaggi di spicco come Marcella Silvestri e Monica Ward (voce di Lisa Simpson e sorella di Luca Ward). Ti racconto un aneddoto: ero al supermercato quando ricevetti la telefonata di Stefano Cerioni e Andrea de Nisco (Andromeda) il giorno dopo. Dico questo non solo perché capitò nello stesso supermercato, ma perché mi parlarono molto dei Cavalieri, tanto da girare intorno nel supermercato per ascoltarli. Ero felicissimo e non immagini quante cose mi sono fatto raccontare, prima, durante e dopo. Di recente (29 giugno), a Valdagno (VI) si è tenuto il Valdagno Comics And Games, dove, oltre a essere ospite e presentatore e giudice dei cosplay, ho portato come ospiti Ivo De Palma e Stefano Cerioni, intervistandoli dal vivo. Sono stato il primo fan ad avere l’onore di presentarli al pubblico e intervistarli sul palco, oltre poi al mio monologo come presentatore spiegando il passato dei Cavalieri e di come io sia arrivato a loro. Una soddisfazione enorme per me, oltre poi ad averli avuti al nostro stand, dove ci hanno fatto delle dediche, tante foto, raccontato aneddoti e accontentato i diversi fan giunti per loro. Entrambi nelle loro dediche mi hanno fatto i complimenti per tutto. Pensa che tutti i doppiatori che ho intervistato hanno il mio libro con la mia dedica. Io, che da piccolo leggevo i titoli della sigla televisiva pensando… sarebbe bello conoscerli un giorno, e invece loro hanno il mio libro oggi con la mia dedica. È un qualcosa che va provato per capirlo a pieno.”

Hai avuto modo di ascoltare l’album ‘The Legend Of The XII Saints’ (2020) dei power metaller nostrani Trick Or Treat? Il cantante Alessandro Conti (da noi intervistato recentemente) è un vero appassionato dei Seiya…
“Sicuramente sì. Sono anni che, quando ho due minuti, ascolto e vedo di tutto sui Cavalieri. Se non fossimo fan, nessuno di noi riuscirebbe a fare nulla, dalla musica a scrivere libri. Parte sempre tutto dalla passione.”

A quali fieri/eventi sarai presente prossimamente?
“Per adesso sono concentrato a finire il mio terzo libro, poi chissà… Non dipende da me, ma da chi organizza questi eventi comics. Posso solo dire che non è facile; spesso ti chiudono le porte in faccia perché a loro non interessano i Cavalieri, specie la tematica vintage, o peggio ancora, ti dicono “siamo interessati” e poi spariscono… Qual è il senso? Mi rincuora che questa cosa succede a tantissimi artisti e scrittori vari ma non dovrebbe succedere. C’è un problema di fondo e non dipende da chi, come me, si mette in gioco. Consiglio a questi organizzatori di fare un passo indietro e di capire bene chi chiamare o meno. Se chiami sempre i soliti che andavano di moda 20 anni fa, ti troverai con zero novità e pochi nuovi clienti per le tue fiere. Contenti loro! Posso dire che oramai tutti si lamentano di ogni fiera, dalla più conosciuta a quella meno conosciuta. E qui torna il discorso di prima: qual è il senso di puntare ai soliti e di escludere i tanti nuovi bravi artisti? Capisco che tutto gira intorno al commercio, ma un ospite è tale se chiamato per farlo, non se deve pagarsi lo stand come fosse un negoziante. Questo non è essere un ospite. Perdonami se mi sono dilungato, ma spero che il messaggio possa aiutare a far capire che questi artisti meritano di più.
Per il resto, stay tuned! Oltre ai nostri canali social, potete seguirmi personalmente su Facebook come Frank Cat, su Instagram: Frank_cat20, su YouTube: Frank Cat e su TikTok: Mr.Frank.” 

  • Luca Bernasconi

    Appassionato di toys (japan robot, action figures, LEGO e molto altro) da sempre, ho salutato con favore il crescente interesse del pubblico verso di loro, grazie anche alle nuove release dei giocattoli storici, che da fine anni '90 ha rinvigorito un mercato che sembrava oramai sepolto. Cerco di non perdermi una fiera o un mercatino a tema, luoghi che mi fanno sentire come a casa.

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